I luoghi della memoria contro il femminicidio


Lo scorso anno abbiamo dedicato un post ai luoghi contro il femminicidio in Italia, ma nel frattempo abbiamo trovato altro materiale sul tema. Grazie alla sensibilità di tante donne, amministrazioni pubbliche e privati cittadini cresce la sensibilità al tema e piu città ricordano il dramma delle donne uccise.

Interesse e memoria sono decisamente legati tra di loro e i luoghi qui riportati non sono ricordi fisici e tangibili ma targhe, cartelli, parchi, giardini che ci ricordano di donne vere, esistite, uccise per mano dei loro partner, amici, parenti, conoscenti.

Donne che ci interessa ricordare, ricordi che dimostrano che, meno male, non siamo le sole cui interessa la loro memoria.

Ci interessava anche la loro vita, ma quella non c’è più.

Le occasioni sono tante, tra cui il 25 novembre a Piombino, Giornata mondiale contro la violenza alle donne

Piombino 2015

Piombino

Sempre il 25 novembre 2015, questa volta il Consiglio Comunale di Pescara.

Pescara

Il municipio di Roma 1 Centro, sempre in occasione del 25 novembre 2015

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Qui l’iniziativa è stata presa dall’Associazione Thamaia Onlus, il Centro antiviolenza di Catania. Il ricordo va a Stefania Noce, giovane donna uccisa nel 2011, difesa dall’associazione nel processo contro l’assassino.

catania

Sempre un Centro antiviolenza “Stella Plare”, questa volta di Sora (L’Aquila), a dedicare la tavola a 4 donne uccise.

Sora

Una piazzetta a Siracusa, sempre nel 2015.

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Sarzana (Liguria) una targa ufficiale del Comune, sempre del 2015

sarzana

Infine Torino, un giradino dedicato al femminicidio, che ricorda di piu una tomba, ma sicuramente ci riporta alla memora di donne uccise perchè donne.

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Sempre a Torino su iniziativa ddel Comune a gennaio 2016 sono sono state collocate in città 21 panchine rosse.  “Vogliono stimolare – si legge in una nota del Comune – un confronto e una riflessione sulla violenza e sui cambiamenti culturali necessari per sconfiggerla e indurre i cittadini a fermarsi, a non dimenticare e a mantenere alta l’allerta”. Dopo pochi giorni una panchina è stata distrutta ma per fortuna subito risistemata. Come mai qualcuno si scatena contro una panchina contro la violenza?

torino panchine1

Siamo  certe che ci siano altri luoghi in Italia che ci sono sfuggiti e ringraziamo tutte per la collaborazione al fine di completare l’elenco.

Ringraziamo i Centri antiviolenza, le donne singole, le amministrazioni Comunali per le iniziative a favore delle donne, per il loro impegno per la liberta delle donne di vivere senza violenza. Anche i gesti simbolici possono cambiare la cultura.

Anna Comparini, Anna Pramstrahler