Chi siamo

Il gruppo di ricerca sul femicidio è costituito all’interno della Casa delle donne per non subire violenza di Bologna e si pone l’obiettivo di monitorare il fenomeno e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza contro le donne ma in specifico sul femminici intesi come atto estremo della violenza. Il gruppo nasce nel 2005 ed è composto da ricercatrici, tirocinanti dell’Università, volontarie, attiviste, socie giovani e socie fondatrici dell’Associazione e altre donne interessate al tema. Il gruppo sin dalla sua nascita è coordinato da Anna Pramstrahler, socia fondatrice della Casa delle donne

In questi anni il gruppo ha realizzato un osservatorio sui femicidi che avvengono in Italia per supplire alla mancanza di una raccolta dati ufficiale effettuata dalle Istituzioni. Per effettuare l’indagine annuale vengono consultate quotidianamente le seguenti fonti:

  • agenzie di stampa
  • quotidiani locali
  • quotidiani nazionali
  • agenzie o quotidiani on-line

Oltre a raccogliere le informazioni sui femicidi, per capire chi erano le donne che ne restavano vittime, chi sono gli autori dell’crimine, dove si svolgevano questi gli omicidi, il gruppo in questi anni ha avuto modo di sfatare molti luoghi comuni intorno a tali delitti ed alla violenza contro le donne in generale.

E’ stato rilevato come i femicidi abbiano dinamiche molto simili tra loro, anche se si verificano in contesti molto diversi: più di frequente nel Nord del Paese, in ambiti quindi in cui le donne lavorano di più ed hanno un grado di autonomia ed emancipazione maggiore dall’uomo.

Dai dati è emerso inoltre come gli uomini che ne sono autori non sono pazzi o emarginati, ma persone assolutamente comuni, che appartengono a tutte le classi sociali e spesso hanno gradi di istruzione elevati e condizioni economiche agiate. Al tempo stesso è stato rilevato che questi uomini non sono culturalmente lontani da noi, come molte campagne anti-immigrazione hanno frequentemente fatto credere, allorché qualche efferato delitto si è compiuto all’interno di una comunità migrante, perché la gran parte dei femicidi ha come autori uomini italiani, così come sono per lo più italiane le vittime.

Tratto dalla ricerca Femicidi in Italia: i dati raccolti sulla stampa relativi al 2012 a cura della Casa delle donne per non subire violenza

3 pensieri su “Chi siamo

    • Grazie Fabrizio! Non so se ti ricordi, o se avevamo contattato proprio te, ma abbiamo proiettato proprio questo corto al Festival La Violenza Illustrata l’anno scorso!
      Grazie mille comunque per aver condiviso questo contenuto anche sul nostro blog, così sempre più persone potranno guardarlo!

  1. Cristiani per servire
    http://digilander.libero.it/cristianiperservire
    e-mail previtefelice@alice.it
    Il Presidente
    Le violenze contro le donne …continuano !. Occorrono ulteriori provvedimenti legislativi !
    25 novembre 2014 : 15° “Giornata Internazionale per l’eliminazione delle violenze contro le donne”.

    Nel 1999 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con voto unamine, ha istituito la “ Giornata Internazionale per l’eliminazione delle violenze contro le donne”, inderogabile condizione di ogni connivenza sociale, violenza divenuta ormai, deplorevole e generalizzato fenomeno che quasi giornalmente colpisce gran parte nel mondo femminile, ma con cadenza quasi giornaliera soprattutto in Italia oggi novembre 2014 .

    Nel trascorso 1° agosto 2014 è entrata in vigore la “Convenzione di Istanbul” promossa dal Consiglio d’Europa ( art.1), a protezione e salvaguardia della donna, ma l’opinione pubblica si domanda : è sufficiente il recente provvedimento legislativo adottato dal Parlamento Italiano e quello del Consiglio Europeo ?

    Nel Rapporto Annuale Istat 2014 viene evidenziata che la violenza è contraddistinta in :
    1.) fisica, sulla donna colpita con oggetto, schiaffeggiata, presa a calci, stuprata, con tentativo di omicidio, insomma ogni possibile atto che presume colpire la persona;
    2.) sessuale mediante atti sessuali contro la loro volontà, degradanti ed umilianti azioni, che incidono anche sulla “visione” psichica della donna-oggetto ;
    3.) psicologica che apporta notevole denigrazione, isolamento, comportamenti anomali per un essere umano .

    “ Vergognoso chi rende schiavo un essere umano” ha ammonito Papa Francesco nella 48° Giornata Mondiale della Pace che si celebra il 1° gennaio 2015 .

    Possono essere cause sociali/economiche a “spingere” la violenza nella sua involuzione celebrale, ma oggi questa violenza si scatena, si intensifica purtroppo ed avviene con una frequenza diabolica, anche, fra le mura domestiche nelle famiglie ed inoltre con orrore, anche contro i bambini, disabili, emarginati e persone indifese .

    Si legge ancora nel Rapporto Annuale dell’Istat 2014 che “ in Italia il rischio di povertà nel 2012 è stato uno tra i più alti in Europa, dove il 19,4% degli individui ha un reddito disponibile inferiore alla soglia di povertà contro il 17% nell’Unione Europea a 28 Paesi” continua il Rapporto “ a significare che i trasferimenti sociali, in Italia, sono meno efficaci e considerati nel resto d’Europa”. Non parliamo del Sud dove l’incidenza del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali è meno che nel resto del n/s Paese.

    Nella rievocazione della “ Giornata” che avviene il 25 novembre di ogni anno, non del tutto ”svanita” l’abitudine di addossare alla donna la soluzione delle molteplici necessità connesse nella vita familiare, purtroppo che originano violenza domestica oggi sempre più ricorrente, devastante, sconcertante che apporta una grande sofferenza alla donna, descritta come “ la sofferenza non è un valore in se stessa, ma una realtà” ( Papa Francesco Udienza Generale 17 maggio 2014, Aula Palo VI° Vaticano).

    Nel motto dell’Unione Europea “Uniti nella diversità” di cui all’art.I-8, i popoli europei vogliono restare un Continente aperto alla cultura, al sapere ed al progresso sociale, che viene rievocata in questa “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” che resta, pur sempre, la piattaforma propositiva di democrazia e soprattutto che non disattenda mai quei valori conquistati di uguale opportunità, rispetto, promozione e di più garanzia futura.

    Questo deve essere il significativo ricordo della 15° “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” che sancisce l’importanza di taluni valori fondamentali etici e sociali e che devono essere rispettati : comunque !

    E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II° :” Andiamo avanti con speranza !”

    Previte
    http://digilander.libero.it/cristianiperservire
    La nostra Associazione per la promozione sociale costituita nel maggio del 1994 non ha richiesto nè gode di contributi economico-finanziari palesi od occulti.

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